martedì 4 agosto 2020

Il ritocco nella serie “PROPAGANDA FIDE” del 1923


In ritardo di quasi un mese, il R.D. n. 2574 del 9 luglio 1923 decide l’emissione della serie commemorativa detta di “Propaganda Fide” (la serie in realtà fu emessa l’11 giugno dello stesso anno).
Con l’emissione lo Stato aderisce alla richiesta del Patronato Romano Italica Gens sulla emissione (a proprie spese ed a vantaggio delle Missioni Italiane all’estero) di francobolli commemorativi del 3° Centenario dell’Istituzione di Propaganda Fide.
Ne viene stabilita una tiratura di 200.000 serie e che le stesse siano poste in vendita “in determinati Uffici della città di Roma” fino al 30 giugno data in cui la serie termina il periodo validità (19 soli giorni!).
Dal primo luglio “…cessa l’uso ed il cambio dei francobolli medesimi i quali potranno essere soltanto venduti per collezione..”
Un decreto successivo (n. 1741 del 15 luglio 1923) regolava l’emissione di 100.000 serie per le quattro Colonie Italiane (25.000 serie ciascuna), le serie dovevano recare impresso “..il sovraccarico (soprastampa ndr) Cirenaica, Eritrea, Somalia Italiana (con ulteriore soprastampa di valori in Besa) e Tripolitania.
Entrambi i decreti impongono poi che a tiratura compiuta il materiale usato per la stampa venga distrutto in presenza di rappresentanti del patronato Italia Gens e dei Ministeri delle Poste e delle Finanze.
La serie, composta da quattro valori è realizzata su disegno di G.B. Conti, Incisa da Alfredo Blasi e stampata dalla tipografia Petiti di Roma.
I francobolli dal facciale di 20, 30, 50 ed 1 lira; sono formate da una vignetta centrale identica raffigurante il Redentore che predica agli Apostoli mentre le quattro cornici hanno una parte comune (il motto ai lati sinistro e destro; l’immagine di Papa Barberini e lo Stemma d’Italia nei medaglioni sul lato sinistro, lo stemma dell’ordine in basso a destra) ed una parte variabile: la figura nell’angolo in alto a destra che rappresenta rispettivamente Santa Teresa, San Domenico, San Francesco d’Assisi e San Francesco Saverio






In tutti i fogli di questa serie, nei valori da 20 e 30 cent., alla posizione 17 il fondo a destra dell’aureola che circonda in capo di Gesù è formato da cinque linee; in tutte le altre posizioni del foglio (ed in tutte le posizioni del foglio dei valori da 50 c ed 1 Lira) è formato da otto linee.


Ciò è dovuto ad una imperfezione avvenuta nella fase di riduplicazione dello stereotipo (una piastra di metallo su cui viene impressa un'immagine o un elemento tipografico originale, in modo da permetterne la duplicazione su carta stampata).
Per correggere l’imperfezione si è ricorso ad un “ritocco” che ha generato lo sfondo differente rispetto alle altro posizioni.
Guardando bene l’immagine si evince si doveva trattare di un difetto piuttosto esteso perché si notano irregolarità anche nella disposizione dei capelli della figura a destra del Redentore
I cataloghi moderni riportano ancora questa varietà; sul Sassone 2012 i valori che presentano il ritocco valgono 4 volte i prezzo base se nuovi/linguellati; 1,5 volte se usati

Per rimanere in tema di errori (anche se in questo caso si tratta di una svista “matematica”) ricordiamo che il francobollo da 15 c. raffigurante l’effige di Vittorio Emanuele II (detto “Leoni” dal nome del disegnatore) emesso nel 1919 contiene nei soli fogli con numero di tavola 11347 un errore nella dicitura sui bordi; si legge infatti: “IL QUARTO DI FOGLIO DI 100 FRANCOBOLLI VALE LIRE 20”. Per ovviare all’inconveniente fu cancellato il 20 con tre linee orizzontali in soprastampa, a destra delle quali venne impressa in grigio la cifra 15.
La correzione venne effettuata a mano mediante l’uso di un bollo in gomma





Per chi vuole approfondire può trovare notizie sulla Congregazione di Propaganda Fide (oggi Congregazione per l’evangelizzazione dei Popoli) segnalo due link dal sito del Vaticano e da Wikipedia