lunedì 23 settembre 2013

Agosto 1862: L'antenato del servizio "Dovequando"

I servizi postali moderni mettono a disposizione on-line servizi di tracciamento della corrispondenza (ovviamente solo quella registrata: raccomandate, assicurate ecc. Identificabile da una precisa codifica alfanumerica); lo stesso servizio è disponibile anche sui siti web dei principali spedizionieri nazionali ed internazionali.
Queste utility (per citarne solo uno: il "dovequando" utilizzato per le raccomandate inviate con il servizio postale Italiano) permettono di sapere in tempo reale dove si trova una spedizione che abbiamo inviato o che stiamo aspettando.
La precisione ed il dettaglio delle informazioni fornite varia molto da gestore a gestore: si passa da un generico "in carico al corriere" che indica un qualunque posto del tragitto che divide il mittente ed il destinatario ad informazioni più dettagliate: per esempio data ed ora di transito in un determinato hub o addirittura le generalità di chi ha ritirato la merce.
In alcuni casi tali servizi sono addirittura interattivi, ovvero permettono al destinatario di richiedere che il pacco che sta aspettando venga consegnato in una determinata fascia oraria o in un giorno prestabilito e consono alle proprie esigenze semplicemente facendone richiesta via web.
Tutta questa premessa per introdurre un aspetto della filatelia di qualche anno fa quando la posta veniva bollata negli uffici postali di partenza per annullare i francobolli (e non dai Centri Meccanografici Postali o C.M.P. come avviene tuttora), in arrivo e nelle varie tappe intermedie.
In questo caso il destinatario aveva a disposizione una sorta di servizio dovequando "posticipato" ovvero, una volta ricevuta la corrispondenza, poteva verificarne il tragitto ed i tempi di percorrenza.
Per meglio comprendere questo fatto analizziamo la lettera (della mia collezione) partita da Vienna il 4 Agosto 1862 (un lunedì) e diretta a Lesa, sul Lago Maggiore.
Chi la scrive è tal Renkin Lejeune in Jagerzeile, 512 a Vienna


Oggi Lesa è in provincia di Novara, allora era indicata come in Piemonte presso Arona


La lettera è affrancata con un francobollo austriaco da 15 Kreuzer raffigurante l'effige di Francesco Giuseppe volta a destra ed i rilievo; francobolli simili sono stati emessi anche per il Regno Lombardo Veneto (vedi la descrizione dell'emissione al sito www.ibolli.it) LINK che probabilmente non bastava ad assovere la tariffa in vigore perchè in territorio italiano fu apposto il timbro "FRANCOBOLLO INSUFFICIENTE" ed aggiunta una nota a penna 6 e 1/2 (quale segno di tassazione?).
Dicevamo: la lettera è stata annullata a Vienna il 4 agosto

La dicitura 9.A potrebbe stare ad indicare le ore 9 del mattino (Antimeridiane)
sul lato opposto 6 timbri danno informazioni sul tragitto ed i tempi di percorrenza del piego (non i tratta infatti di una busta da lettera ma di un foglio opportunamente ripiegato e sigillato con ceralacca).

Il primo timbro è illeggibile: potrebbe essere un VERONA o VENEZIA ma la data non è comprensibile,

poi verosimilmente il 6 agosto, mercoledì, fu presa in carico dall'ambulante per il percorso Desenzano – Milano

dove arriva, sempre il giorno 6, alle 22: vedi dicitura 10.S (Serali?)

Il giorno seguente, 7 agosto, passa all'Ufficio Ambulanti sezione Ticino

che la consegnano ad Arona alle 11 antimeridiane: dicitura 11 M

io stesso giorno arriva all''ufficio di Lesa e, verosimilmente viene consegnata al più tardi nella mattinata di venerdì 8 agosto 1862.

Quattro – Cinque giorni per compiere il tragitto Vienna – Lesa con i mezzi di comunicazione messi a disposizione 150 anni fa sembra un buon servizio e soprattutto uno spunto di riflessione se paragonato alle consegne odierne.


domenica 7 luglio 2013

PERSONAGGI - UN GENERALE PARTIGIANO



Una comune cartolina di Venezia raffigurante il quattrocentesco Palazzo Cà d'Oro
Cartolina Cà d'Oro - Venezia
con un ancor più comune francobollo della serie Leoni (dal nome del disegnatore) emesso nel 1906, rimasto valido per decenni e tirato in milioni di esemplari.
Retro cartolina

L'annullo in partenza è illeggibile ma la cartolina è stata quasi sicuramente spedita negli ultimi giorni di dicembre del 1909;  nel saluti si legge tra le altre cose ".. buon capo d'anno..."  e probabilmente non è nemmeno partita da Venezia perchè il mittente conclude con "Taranto...".
E' affrancata per 5 centesimi (in quel periodo spedire una cartolina costava 10 centesimi; presumo che, essendo diretta ad un allievo ufficiale della Accademia Militare di Modena, scontasse una tariffa particolare destinata ai militari.
Il destinatario doveva essere una persona molto precisa: nell'angolo superiore destro del fronte della cartolina annota nome e cognome del mittente ed una data

poi, sul retro riporta la stessa data: "ricevuta giovedì 6 gennaio 910": giorno dell'Epifania:
Ma nel 1909 il 6 Gennaio era giorno di festa? E la posta veniva consegnata ugualmente?
Non sono riuscito a trovare notizie in merito;  pare che in Italia l'Epifania sia considerata una festa religiosa da sempre tranne che per una breve parentesi in periodi più recenti: negli anni che vanno dal 1978 al 1985 quando, per effetto di una legge (la n. 54 del 5 marzo 1977) cessò di essere considerata tale insieme ad altre festività: San Giuseppe (19 marzo), l'Ascensione ed il Corpus Domini a cui si aggiunsero altre ricorrenze civili la cui commemorazione che fu spostata alla domenica successiva.
Otto anni dopo le Istituzioni fanno dietrofront: per effetto del D.P.R. 792/1985 il 6 gennaio tornò ad essere considerato una festività a tutti gli effetti.
Ho invece trovato una curiosità in merito al 26 dicembre, Santo Stefano primo martire: in Italia si inizia a festeggiarlo solo a partire dal 1947 e comunque per la Chiesa Cattolica non è considerata festività di precetto.
Tornando alla missiva possiamo quindi supporre che l'annotazione non indica la data di consegna (era giorno di festa e la posta non veniva consegnafa) ma il giorno in quale Eugenio ne è entrato in possesso, è ragionevole pensare che essendo un allievo della Scuola Militare magari si trovava in licenza per le festività Natalizie ed al suo rientro in Accademia, il 6 gennaio appunto, gli è stata consegnata dal personale presente nei giorni precedenti.
Guardando bene la cartolina, ho spostato la mia attenzione sul destinatario: Saitto Eugenio, un allievo Ufficiale della Regia Scuola Ufficiali di Modena.
Da una veloce ricerca sul web si scopre che Eugenio, Spezzino, nato nel 1888 è figlio di un Ufficiale di Marina e di una Nobildonna sarzanese, Guglielmina Bernucci.
Eugenio Saitto (immagine tratta dal sito del Comune di Sarzana)
Dopo gli studi nella Accademia Militare viene nominato sottotenente proprio nel 1910; partecipa alla guerra Italo-Turca in Libia nel bienio 1911-12 e poi alla Prima Guerra Mondiale quando, sull'altopiano di Asiago viene ferito alla mano destra e successivamente decorato con Medaglia d'argento al Valor Militare.
Nel 1941 diviene comandante del distretto Militare di Genova con il grado di Colonnello.
Nel 1944 decide di collaborare con i partigiani e diventa cosulente tecnico – militare della brigata partigiana "Ugo Muccini".
Nel 1947, a 59 anni, è collocato a riposo e 24 anni dopo, nel 1971, viene promosso Generale di Brigata per meriti militari.
A Falcinello, frazione di Sarzana, il generale aveva una casa: qui, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, vi trovò rifugio per sè e per la sua famiglia: fu infatti costretto a fuggire da Genova perchè in quel periodo i tedeschi consideravano gli italiani dei traditori.
Anni dopo la comunità di Falcinello ha dedicato la piazza principale del Paese proprio ad Eugenio Saitta Bernucci.
Veduta di Falcinello (da Panoramio)

E' stato possibile scrivere questo post anche grazie alle informazioni contenute nel siti web del Comune di Sarzana (SP) e ibolli.it


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venerdì 21 giugno 2013

Una varietà di riporto su documento vaggiato



Sinteticamente per varietà di riporto si intende una particolare “anomalia” presente nella vignetta del francobollo (o, più raramente nel bordo) che si ripete in maniera sistematica nella stessa posizione del foglio e per tutta la tiratura; ho creato un blog con l’intenzione di catalogarne per immagini il più possibile; è possibile approfondire l’argomento leggendo sia il blog dedicato sia il mio articolo su noicollezionisti.
Da interessato quindi non posso fare a meno di osservare da vicino, catalogo alla mano, i francobolli di un particolare periodo repubblicano caratterizzato da un alto numero delle cosidette “anomalie” in fase di stampa. Alcune di queste varietà si imparano a memoria ed un occhio allenato riesce a riconoscerle anche dentro una scatola da scarpe piena di cartoline del tipo “tutto a 50c” di un mercatino domenicale.
Il risultato è una cartolina raffigurante Piazza Nettuno di Bologna spedita il 12 febbraio 1969 con destinazione Legnano (MI)

Al retro affrancata con un valore da 25 lire emesso il primo dicembre 1968 commemorativo della 10^ Giornata del francobollo

Le poste Italiane per i 25 anni che vanno dal 1959 al 1983 hanno dedicato una emissione all’anno alla filatelia detta “Giornata del Francobollo”. Quella del 1968 è la decima.
Il francobollo utilizzato per affrancare la cartolina ha nella vignetta una varietà di riporto riportata dai due maggiori cataloghi italiani del settore: nel Sassone Specializzato è riportata al numero 719Ga mentre il Cei al N.ro 1122B e descritta come P di POSTE uguale ad R (particolare facilmente riconoscibile nell’ingrandimento seguente messo a confronto con la stessa porzione del francobollo “tipo”

Entrando sempre più nel dettaglio i cataloghi evidenziano che la varietà in questione si verifica (per tutta la tiratura) nel settimo francobollo della II tavola: ogni foglio di stampa conteneva 4 “sottofogli” o “quarti di foglio”  con 40 francobolli ciascuno nell’immagine seguente si evidenzia il foglio con i 4 quarti e la posizione del francobollo interessato dalla varietà:

Dall’immagine si evince che solo un francobollo su 160 è interessato dalla varietà; più in generale, per il francobollo in  oggetto la tiratura complessiva fu di 25.000.000 di esemplari (tantissimi; troppi!) di conseguenza i francobolli con la varietà di riporto furono 156.250 esemplari.
Altre notizie sul francobollo: fu emesso il primo dicembre 1968 (è quindi ancora in corso e vale 0,01€) fu stampato con macchina Goebel a due colori su carta filigranata a stelle; è dentellato a blocco con dentellatura  14,25 (lato orizzontale) per 14 (verticale)
Nel francobollo sono raffigurate su sette righe sagome stilizzate che mostrano l’evolversi dei servizi postali (dallo scambio a mano, passando per il trasporto con cavalli, poi i primi uffici postali, la cassetta per le lettere fino ad arrivare (ultima sagoma) alla posta aerea..

Per concludere, a titolo di curiosità, sulla cartolina oltre all’annullo a data, è stato apposto quello a targhetta del Congresso del Partito Comunista che si tenne a Bologna in quei giorni

Guardando questa cartolina, dopo più di quarant’anni , ci accorgiamo che molte cose non esistono più: i metodi di stampa sempre più precisi hanno portato alla scomparsa delle varietà di riporto; le lire sonos tate sostituite dall’euro, le cartoline non si usano quasi più (così come i francobolli); si è persa l’abitudine di pubblicizzare eventi con annulli a targhetta e… anche il Partito Comunista è scomparso….

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lunedì 22 aprile 2013

(Ri) Elezione del Presidente della Repubblica


Poco più di due mesi fa, lo scorso 11 febbraio, il mondo cattolico e non è stato testimone di un fatto eccezionale: l'abdicazione di Papa Benedetto XVI: un evento destinato, per la sua eccezionalità, ad entrare nelle pagine di storia.
Nel tardo pomeriggio di sabato 20 aprile 2013 gli italiani, sintonizzati su uno dei molti canali TV che lo trasmettevano, assistevano in diretta ad un evento, sicuramente di tutt'altra portata, ma ugualmente eccezionale: la rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica: non era mai successo nella storia Repubblicana che un Presidente fosse eletto per il secondo mandato.
I vari talk show hanno ampiamente spiegato che è una pratica che la Costituzione non prevede espressamente ma che la valuta comunque come possibile.
Da notare, inoltre, che la Carta Costituzionale Italiana non prevede un "vicepresidente della Repubblica". In caso di inadempimento del Presidente ad esercitarne le funzioni è il Presidente del Senato che assume il titolo di "Presidente Supplente della Repubblica".
Non sappiamo quando Giorgio Napolitano deciderà di lasciare il Quirinale andando così ad occupare il posto di Senatore a Vita; tale carica spetta infatti di diritto a tutti gli ex Presidenti; di sicuro sappiamo che l'undicesimo Presidente della Repubblica Italiana è in carica per dodicesimo mandato.
I "settennati" (così vengono chiamati in gergo i periodi entro il quale un Presidente rimane in carica, sette anni appunto) vengono usati in filatelia per suddividere le emissioni di francobolli del periodo Repubblicano.
Così il catalogo Unificato assegna le Presidenze ai periodi:
Giugno 1946 – Maggio 1948: Capi provvisori dello Stato Alcide De Gasperi ed Enrico De Nicola; va segnalato il fatto che dal 1° Gennaio 1948, giorno in cui è entrata in vigore la Costituzione a De Nicola venne conferito d'ufficio il titolo di Presidente Della Repubblica che mantenne fino al successivo 11 maggio.
Maggio 1948 – Maggio 1955: Luigi Einaudi
Maggio 1955 – Maggio 1962: Giovanni Gronchi
Maggio 1962 – Dicembre 1964: Antonio Segni
Dicembre 1964 – Dicembre 1971: Giuseppe Saragat
Dicembre 1971 – Giugno 1978: Giovanni Leone
Luglio 1978 – Giugno 1985: Sandro Pertini
Luglio 1985 - Aprile 1992: Francesco Cossiga
Maggio 1992 – Maggio 1999: Oscar Luigi Scalfaro
Maggio 1999 – Maggio 2006: Carlo Azeglio Ciampi
Maggio 2006 – Aprile 2013: Giorgio Napolitano
Aprile 2013 - ?: Giorgio Napolitano
Dal punto di vista filatelico sono stati già emessi francobolli che commemorano alcuni degli ex presidenti; in particolare le autorità postale italiane hanno emesso (in stretto ordine cronologico); :
si parte dal 1974 a cento anni dalla nascita di Luigi Einaudi:



si arriva poi, con un salto di oltre vent'anni; nel 1996 ad un secolo dalla nascita di Pertini:


Infine, nel 2012 viene emesso una valore da 60 c. per commemorare Einaudi

Anche la vicina Repubblica di San Marino, non manca, nel 2011 di ricordare i cinquanta anni della morte di Einaudi ed emette un francobollo da 3,30 € destinato ad affrancare le raccomandate semplici (senza cioè la ricevuta di ritorno) dirette all'interno sul territorio italiano


Ma va anche oltre: per ogni Prersidente che si reca in visita ufficiale viene emessa una serie commemorativa: si incomincia con Saragat in visita nel 1965

poi continua con Pertini nel 1984

 e conclude (almeno per ora) con cossiga nel 1990.





Una curiosità: il 1° giugno 1976, in occasione del tentennale della Repubblica, le Poste Italiane hanno emesso una serie di due francobolli per commemorare l'evento; in uno di questi sono raffigurati i ritratti dei sei Presidenti e gli anni di inizio e fine mandato; nella descrizione del primo, Enrico De Nicola è indicato come inizio del Periodo di Presidenza il 1946; in realtà secondo quanto scritto poco sopra De Nicola fu Presidente della Repubblica dal 1 gennaio all' 11 maggio 1948; nel periodo 1946 – '47 fu la carica ricoperta fu di Capo provvisorio dello Stato con Alcide De Gasperi











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mercoledì 3 aprile 2013

Città del Vaticano - Validità dei Francobolli della Sede Vacante


In Italia i francobolli emessi a partire dal primo gennaio 1967 hanno, tranne poche eccezioni, validità illimitata; questo significa che a tutt'oggi possiamo usare francobolli in lire per affrancare la corrispondenza avendo cura di effettuare la conversione lira-euro (al cambio pari a 1.936,27 Lire per un Euro) per il calcolo della tariffa.
Anche lo Stato della Città del Vaticano ha una regola simile ma che limita, per effetto di una ordinanza del dicembre 2008 del Presidente del Governatorato Vaticano Card. Lajolo, l'inizio del periodo di validità illimitata ai francobolli emessi dal primo gennaio 2001 (in sostanza quelli che recano il valore facciale in Euro o in doppia valuta Lira-Euro); fanno eccezione le emissioni commemorative delle Sedi Vacanti.
Dal 1939 infatti le Poste Vaticane emettono, alla morte di un Pontefice, una serie di francobolli celebrativa della Sede Vacante la cui validità postale termina alla elezione del nuovo successore di Pietro determinando così il periodo di utilizzo a qualche decina di giorni.
Il Soggetto è sempre simile negli anni e raffigura, in maniera più o meno stilizzata lo stemma della Santa Sede durante la Sede Vacante
Stemma della Sede Vacante (da Wikipedia)

Nello stemma sono raffigurate due chiavi pontificie incrociate sormontate dal gonfalone papale (l'ombrello bicolore rosso e giallo altrimenti detto basilica che rappresenta l'autorità della Santa Sede).

La validità postale, come già anticipato, è strettamente correlata al periodo di assenza di un pontefice ed è limitato a poche settimane.

Nell'aprile 2005 alla morte di Papa Giovanni Paolo II avvenuta il 2 aprile le Poste emettono, il 12 successivo, una serie di tre valori la cui validità postale è limitata a soli 10 giorni: il 19 aprile infatti la fumata bianca dal tetto della Cappella Sistina annuncia l'elezione di Benedetto XVI ed i francobolli divengono automaticamente fuori corso.
Frammento con la serie "Sede Vacante" 2005
annullata in periodo di validità

Otto anni dopo, durante il concistoro ordinario dell'11 febbraio 2013 Joseph Aloisius Ratzinger, Papa Benedetto XVI, annuncia la sua rinuncia al ministero di Vescovo di Roma e successore di San Pietro a partire dalle ore 20.00 del 28 febbraio 2013 dando così inizio ad un nuovo periodo di Sede Vacante che si concluderà la sera del 13 marzo 2013 quando, al quinto scrutinio, il conclave elegge Jorge Mario Bergoglio 266° Papa della chiesa cattolica.

La serie di quattro francobolli commemorativi della sede vacante 2013 viene emessa il primo marzo 2013 è formata da quattro valori con identico soggetto ma in colori differenti; i quattro facciali rappresentano la tariffa di primo porto,  fino a 20 grammi, per le quattro zone tariffarie mondiali: 70 e 85 cent.; 2,00 e 2,50 €


Uno dei quattro francobolli emessi per la sede vacante del 2013
Ha avuto quindi una validità postale di 13 giorni


Raccomandata dalla Città del Vaticano affrancata con due valori
della Sede Vacante 2013 annullati e viaggiati in periodo di validità
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domenica 6 gennaio 2013

Invito a nozze: domenica si sposa Angela


Un invito a nozze è un insieme di felicità ed impegno.
Felicità perchè i festeggiati (siano essi parenti o amici) che coronano il loro sogno d'amore ed iniziano a scrivere un novo capitolo delle loro vite,.
Impegno perchè quali invitati siamo chiamati ad assolvere, seppur volentieri, a numerosi impegni: l'abito da indossare (soprattutto per le signore), il regalo: lista nozze? Viaggio? "vil" danaro? Cosa preferiranno?
La preparazione di eventi come il matrimonio è diventata una professione, il wedding planner, reso famoso in questi ultimi anni anche in Italia da più trasmissioni televisive.
L'organizzatore che si occupa di tutto: dall'abito per gli sposi alla chiesa al ricevimento lesinando consigli a telespettatori che poi metteranno in pratica.
Non sempre è stato così:
Firenze, aprile 1948
una cartolina postale diretta a Giulio, di Genova, nella quale si legge di un invito a nozze giunto forse un po in ritardo.



La missiva è datata 9 aprile 1948 (un venerdì) e si legge:
"... ieri sera (giovedì 8 aprile) ho ricevuto un telegramma di Angela che mi dice il suo matrimonio per domenica (domenica 10!) e mi aspetta..."
L'annuncio di matrimonio è giunto tre giorni prima dell'evento ma per il destinatario pare non ci sia alcun problema, non è preoccupato per nessuno dei motivi che oggi ci metterebbero in ansia (abito, macchina da lavare ecc.); si limita a comunicare la cosa all'amico di Genova che non potrà esserci e sarà "....vicino col cuore..." e che da lì a poche ore partirà, presumibilmente con un treno: "... parto domani notte (sabato) alle 23, arrivo alle 6 e riparto alle 19 per essere giù alle 2 (del mattino di lunedì).
Non pùo fare altrimenti, la mamma non può essere lasciata sola e per la giornata di domenica Lydia si occuperà di lei.
Curioso che nel 1948 in poco meno di due giorni l'invitato decida di presenziare alle nozze e si organizzi affrontando 14 ore di viaggio in poco più di 24 ore!
Note filateliche:



La missiva è una cartolina postale emessa nel 1948 su Decreto Ministeriale del 16 giugno 1947.
Ebbe validità fino al 30 giugno del 1960 ed ha una valore facciale di 8 Lire che corrisponde alla tariffa in vigore (per le cartoline postali, appunto) dal 1 agosto 1947 al 11 agosto 1948. Usi successivi all'agosto 1948 furono possibili sono previa affrancatura di francobolli aggiuntivi per raggiungere le tariffe correnti.
Qualche curiosità:
8 lire dell'aprile 1948 corrispondono, secondo gli indici di rivalutazione ISTAT, a 15 centesimi di euro attuali.
Dal 1 gennaio 2013 sono aumentate le tariffe postali: il costo per l'invio di una lettera fino a 20 grammi per posta prioritaria passa da 60 a centesimi che rappresenta un aumento di circa il 16%.
dal 1946 al 1948 il costo per l'invio di cartoline postali è quadruplicato, i periodi tariffari furono:
  • fino al 31 luglio 1947: 4 Lire (0,08 € attuali)
  • dal 1 agosto 1947 al 11 agosto 1948: 8 Lire (0,15€ attuali)
  • dal 12 agosto 1948: 12 Lire (0,23€ attuali)

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