Una cartolina raffigurante la Villa Aldobrandini a Frascati,
comprata (mi ricordo bene) al mercatino domenicale di Bollate: mi incuriosiva
l’annullo tondo a doppio cerchio:
ROMA 65 - SENATO DEL REGNO 21-12-28 – 9.
Il francobollo da 30 c. assolve la tariffa per le cartoline
postali inviate all’interno del territorio italiano; è stato emesso il 4 agosto
1928 ed appartenente alla serie dedicata al IV centenario della nascita di
Emanuele Filiberto e X anniversario della Vittoria. Ha avuto validità postale
fino al 31 dicembre 1929. (Vedi il dettaglio della serie su ibolli.it)
La cartolina, indirizzata alla Prof. Annina B. di Asti,
contiene i saluti di rito ed è firmata F. Pintor; incuriosito, faccio una
ricerca sul web pensando (visto l’annullo dell’Ufficio Postale del Senato) che
il mittente fosse un politico, sottosegretario e invece si tratta di Fortunato
Pintor: direttore della Biblioteca del Senato per ben 26 anni: dal 1903 al
1929, intellettuale Sardo che ha collaborato, tra gli altri, con Giovanni
Gentile e Giovanni Treccani; è zio di Luigi Pintor (la biografia di Luigi Pintor su wikipedia)
Di seguito una foto ed un estratto della biografia presenti
sul sito funzionepubblica.gov
Nasce a Cagliari il 24 settembre 1877. Allievo della
Scuola normale superiore di Pisa, nel 1898 si laurea in Lettere con una tesi
sulle liriche di Bernardo Tasso. Entrato non di ruolo alla Biblioteca nazionale
centrale di Firenze, diventa addetto alla catalogazione dei manoscritti. Nel
1901 vince il concorso bandito per l'incarico di sottobibliotecario reggente.
Dal luglio 1903 è trasferito su domanda alla Biblioteca del Senato del Regno,
istituzione della quale l'anno dopo diventa direttore, assicurando un
contributo fondamentale alla formazione del patrimonio bibliografico
dell'Istituto così come alla sua organizzazione interna. A Roma lo raggiunge il
fratello Giuseppe e i figli di questi - Giaime e Luigi (più tardi anch'egli
giornalista e uomo politico comunista) - frequentano la sua abitazione, che
rappresenta in quegli anni di fascismo imperante un raffinato cenacolo
culturale. Nel 1925 è nominato direttore della sezione biblioteche
dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani. Quattro
anni dopo, quando le sue idee antifasciste lo spingono a lasciare la Biblioteca
del Senato, viene chiamato da Giovanni Gentile a concorrere alla formazione
della nuova biblioteca dell'Istituto. Qui lavora sino al 1959 (dal 1947 anche
con la responsabilità formale di direttore della biblioteca), mettendo in
evidenza le sue doti di eccellente bibliotecario e anche di raffinato
intellettuale. Redattore dal 1930 dell'"Enciclopedia Italiana", fino
al 1959 è direttore del "Dizionario biografico degli Italiani". Pubblica
vari libri di storia letteraria e nel settore della bibliografia collabora con
Giuseppe Mazzatinti ai volumi dall'VIII al XIII degli "Inventari dei
manoscritti delle biblioteche d'Italia", opera di fondamentale importanza
in questo specifico settore. Socio della Società bibliografica italiana dal
1906 al 1911 e membro del comitato promotore dell'Associazione italiana
biblioteche, muore a Roma il 5 aprile 1960.
Leggi gli altri miei scritti su noicollezionisti.it
Leggi gli altri miei scritti su noicollezionisti.it