Nel Gennaio 1857 moriva a Torino
l’abate Giovanni Messina titolare di uno ”..studio di corrispondenza coi
Dicasteri di Roma per conseguimento di tutte quelle grazie che sogliono
accordarsi dalla Santa Sede”; lo Studio poteva “…ottenere senza molti
fastidii e lungaggini, con modica spesa e nel più breve tempo possibile quelle
provvidenze che il Capo della Cristianità ha diritto e potestà di concedere….”
L’erede dell’abate Messina,
Giuseppe Madia, raccoglie in eredità lo studio “… che gli apparteneva per
vincoli di parentela…” e lo mantiene in attività assistito da distinti
ecclesiastici “….trovasi in grado non solo di poter ottenere qualunque
Dispensa (esonero), Breve o Rescritto, ma ancora di patrocinare col
concorso di primarii avvocati qualunque causa innanzi ai Tribunali per affari
ecclesiastici…”
Il Madia decide di preparare un
piego (l’antenato del nostro volantino pubblicitario) e di spedirlo
(presumibilmente) a tutti gli esponenti del clero locale (Siamo nel 1857, prima
dell’Unità d’Italia, nel Regno di Sardegna)
Il nostro piego è indirizzato
Al Molto Reverendo
Sig. D. Acquarone Francesco –
Prevosto
Provincia Oneglia
Diocesi Albenga
Montegrosso del Porto; oggi
Montegrosso Pian Latte -IM- (?)
Testo contenuto |
Un esempio di quanto lo Studio poteva ottenere:
Matrimoni tra consanguinei o misti...
Per i frati: usare panni di lino o andare a cavallo
Qualcosina anche per le monache
Ma la Divina Provvidenza, si sa, non pensa a tutto,
da ultimo e con caratteri più piccoli un importante NB..........
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Qualche nota filatelica: il piego,
datato 1° giugno 1858, è stato spedito da Torino il 23 Ott. 1858, presenta
bolli di transito al verso “Ambulanti Torino – Genova 24 Ottobre” e “Genova 24
OTT 58” + un altro bollo illeggibile;
È affrancato con un francobollo
da 5 c. con l’ effige di Vittorio Emanuele II impressa a secco in rilievo, il
riquadro è a stampa tipografica ed è stampato in fogli da 100 esemplari senza
dentellatura.
Appartiene alla
serie cosidetta “IV di Sardegna” stampata tra il 1855 ed il 1863; nel corso di
questi otto anni ed a causa delle alte tirature sono presenti innumerevoli
gradazioni di colore tanto che si può ritenere che ad ogni tiratura
corrispondano (a parità di valori) sfumature di colore diverse.
Nel nostro caso il francobollo è
classificato come Sassone 13Ad che corrisponde al Num. 13 (valore
da 5 c.); A (tinte del 1857-58); d (colore verde-giallo)
I francobolli non dentellati venivano separati con
forbici, nel nostro caso l’operazione di separazione ha generosamente mantenuto
parte del francobollo superiore ma un taglio pessimo sul lato inferiore ha
fatto sì che il valore facciale sparisse rendendo (dal punto di vista
filatelico) il francobollo fortemente difettoso
Note filateliche tratte dal Catalogo Sassone, link da WikipediaLeggi gli altri miei scritti su noicollezionisti.it
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